Facebook Marketing al circolo dei Lettori di Torino
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23 Dicembre 2017Retargeting e Remarketing
Proprio poco tempo fa ho dedicato un post sulla mia pagina Facebook ad un paio di episodi che mi sono successi e che sono un buon esempio di Retargeting Facebook.
Era infatti capitato che mia moglie avesse cercato su internet un orologio per la comunione di nostro nipote e che mi avesse scritto su WhatsApp di acquistarlo. Neanche il tempo di cercarlo che già mi compare, in bella vista,un annuncio Amazon non appena apro la pagina Facebook.
Il Retargeting è proprio questo: quando apriamo una pagina ci vengono mostrati dei prodotti che abbiamo visto in sessioni precedenti, o che ha visto qualcuno a cui siamo legati, con lo scopo di indurci a finalizzare quell’acquisto che avevamo rimandato precedentemente.
Considerando inoltre che Facebook è proprietario di WhatsApp il gioco è presto fatto: proporre i contenuti non solo alle persone che li hanno cercati, ma anche a quelle che interagiscono maggiormente con loro è un modo efficacissimo di fare Retargeting. 😉
Lo stesso mi è capitato in un’altra occasione: ero su Facebook e mi sono apparse delle foto di spazzole per la macchina. Io non avevo mai fatto questo tipo di ricerca, ma è bastato telefonare a mia moglie per aver conferma del fatto che le avesse cercate lei, sul suo pc. Ecco spiegata la potenza del Retargeting in un solo screenshot.
Ma chi tiene traccia di ogni ricerca? I cookies, proprio loro. Memorizzano le ricerche di navigazione degli utenti e propongono loro contenuti in linea con i loro interessi per invogliarli a effettuare gli acquisti che hanno meditato di fare, ma che non hanno portato a termine.
Anche il pixel di Facebook, di cui ho parlato approfonditamente qui (Facebook Marketing), svolge esattamente questa funzione: tracciare le ricerche dell’utente per proporgli prodotti di suo interesse allo scopo di indurlo all’acquisto.
Con quali strumenti possiamo fare Retargeting?
Propriamente possiamo fare Retargeting con Google Display, Google Adwords , Facebook Ads (di cui puoi leggere qualcosa qui Facebook Ads : che cosa sono e a che cosa servono?) e Instagram. Queste piattaforme infatti consentono di creare campagne apposite da indirizzare a chi ha visitato il nostro sito internet, la nostra pagina o il nostro profilo Instagram.
Campagne o annunci dinamici in cui l’utente verrà invogliato dai contenuti che vede a completare un’iscrizione o a concludere un acquisto.
Il caso più emblematico di Retargeting è proprio quello che ho citato prima: vedere sui propri Social o sui siti che si consultano pubblicità di prodotti precedentemente visionati da noi o da qualcuno dei nostri
E invece cosa intendiamo quando parliamo di Remarketing?
Il Remarketing si rivolge sostanzialmente allo stesso pubblico, ovvero a coloro che hanno visto un prodotto e non hanno finalizzato l’acquisto, ma attraverso uno strumenti diversi: es le e-mail. Quando un utente lascia il carrello di un e-commerce con alcuni prodotti all’interno, mandargli una e-mail per ricordargli questo aspetto e per accompagnarlo all’ acquisto oppure utilizzare altri strumenti dedicati utili allo scopo 😉
Ecco un paio di esempi di e-mail che ci ricordano che abbiamo lasciato qualcosa nel carrello e ci invoglia a portare a termine il nostro acquisto.
Con quali strumenti possiamo fare Remarketing?
Il Remarketing ha la funzione di indurre il cliente a portare a termine un acquisto o di fidelizzarlo e far sì che porti a termine molti altri acquisti. Gli strumenti più utilizzati sono sempre Google AdWords, Google Display e Facebook Ads, a cui si aggiunge però anche il DEM (Direct e-mail Marketing).
La newsletter, ad esempio, è un perfetto esempio di questa strategia. Vi permetterà infatti di rimanere in contatto con un target altamente profilato e selezionato. Attenzione ad evitare di mandare spam ai vostri contatti però.
La linea sottile che divide queste due strategie è lo strumento utilizzato per proporre all’utente il prodotto che ha visto, ma non ha comprato. In fondo si tratta di due declinazioni diverse di una stessa strategia, che possono dare risultati ancora migliori se applicate insieme.
Questa suddivisione molto tecnica è una precisazione per gli addetti ai lavori e spesso, onde evitare troppi tecnicismi con chi non è esperto del settore, entrambe le strategie vengono semplicemente definite Remarketing. Molte piattaforme importanti hanno fatto questa scelta: Google AdWords e Facebook Ads, ad esempio, usano solo il termine Remarketing anche quando non si tratterebbe propriamente di questo.
Che si tratti di Remarketing o Retargeting una cosa però è certa: se l’utente ha lasciato il sito senza finalizzare l’acquisto questa strategia deve indurlo a tornare sui suoi passi e a concludere l’acquisto.
Se per il tuo business non utilizzi queste strategie CONTATTAMI SUBITO, sicuramente riusciremo a trovare la formula più giusta! Non perdere altro tempo prezioso 😉